Ricette: sarde al bergamotto.

Ingredienti: 200 gr. di alici, 1 bergamotto o limone spremuto, 30 gr. di mandorle o pinoli, 30 gr. di pane integrale grattugiato, 1 cipolla rossa, aneto o prezzemolo q.b., olio extra vergine di oliva, sale q.b.: 200 gr. di alici, 1 bergamotto o limone spremuto, 30 gr. di mandorle o pinoli, 30 gr. di pane integrale grattugiato, 1 cipolla rossa, aneto o prezzemolo q.b., olio extra vergine di oliva, sale q.b.Ingredienti: 200 gr. di alici, 1 bergamotto o limone spremuto, 30 gr. di mandorle o pinoli, 30 gr. di pane integrale grattugiato, 1 cipolla rossa, aneto o prezzemolo q.b., olio extra vergine di oliva, sale q.b. (Categoria: secondo piatto di pesce).

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Kilometro zero: De Nittis a Palazzo Reale.

Tra le tante mostre di  cui è  ricca Milano in questa primavera, noi abbiamo scelto, per ora, di vedere a Palazzo Reale la mostra dedicata al pittore Giuseppe De Nittis, uno dei più grandi pittori italiani dell’Ottocento. Pittore che è stato, insieme a Boldini, il più grande degli italiani a Parigi.

Ben realizzato il percorso espositivo, che racconta attraverso i dipinti gli anni trascorso a Parigi e a Londra. Di grande effetto il dipinto “Il ritorno dalle corse” (la signora con il cane) presentato all’Esposizione Universale di Parigi del 1878, in occasione della quale con questo quadro De Nittis vinse la medaglia d’oro. 

Noi l’abbiamo trovata una mostra ben realizzata, sia nel percorso che nella scelta dei dipinti, per raccontare gli anni  trascorsi sia  a Parigi che a Londra.

La mostra è in programma fino al 30 Giugno con circa 90 opere tra oli e pastelli, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, come il Musée d’Orsay e il Petit Palais di Parigi, i Musée des Beaux-Arts di Reims e di Dunquerke, gli Uffizi di Firenze.

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Ricette: parmigiana di zucchine.

Ingredienti: 2 zucchine, 150 gr. di mozzarella per pizza, parmigiano Reggiano grattugiato q.b., 200 gr. di passata di pomodoro, basilico q.b., olio extra vergine di oliva, sale. (Categoria: secondo piatto di verdura. verdure).

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Naturamica: bietole a coste.

 

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Kilometro zero: alle Gallerie d’Italia: “Moroni. Il ritratto del suo tempo”.

Anche se in zona “Cesarini” non poteva mancare una visita alle Gallerie d’Italia per vedere la mostra “Moroni. Il ritratto del suo tempo”.

In questo giorno di Pasqua caratterizzato da una giornata di pioggia è stata un’ottima idea visitare alle Gallerie d’Italia la mostra “Moroni. Il ritratto del suo tempo”. 

Il percorso mostra un centinaio di opere di colui che è considerato uno dei migliori ritrattisti del Cinquecento.

Tra i capolavori del maestro spiccano il “Ritratto di sarto” (il tagliapanni - foto 3) della National Gallery di Londra insieme al cosiddetto Libro del Sarto, un volume miscellaneo della seconda metà del Cinquecento di produzione milanese che contiene disegni, modelli di taglio, stampe e appunti che illustrano la moda del tempo (foto4).

Nelle vicinanze ecco una lista di luoghi che vale la pena di visitare. Cliccate sui nomi per vedere i Post che ho dedicato loro: primo orologio di Milano, Piazza Mercanti, passage dei flâneur, Duomo e la statua della libertà, Bramante a San Satiro,  Cristina Trivulzio di Belgiojoso, A casa di Don Lisander, Casa degli Omenoni, Fontana dei Tritoni, Palazzo Brentani, Fontana Pertini, portale gotico XV secolo.

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Naturamica: riso Venere.

 

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Kilometro zero: c'era una volta Palazzo Gorani.

C’era una volta Palazzo Gorani… andato quasi completamente distrutto nel 1943, oggi ne rimane solo l’antico portone di entrata e la torre. Ed è proprio questa una delle ultime testimonianze delle tante torri che ornavano la città. La torre medioevale circondata dalle case bianche moderne e lineari crea un notevole contrasto, completato dalle varie isole verdi come a creare un’oasi tranquilla e silenziosa in pieno centro, in una Milano che non ti aspetti.

Ma torniamo a Palazzo Gorani la cui storia si può ricostruire almeno dalla metà del XV secolo, quando apparteneva ai Crivelli, la famiglia nobile che abitò più a lungo nella “contrada di Brisa” e che tra il XV e il XVII secolo era proprietaria di quasi tutto il nucleo centrale dell’isolato. Oggi il grande portone è stato inglobato nei moderni edifici bianchi e solo una sequenza di foto sul cartello turistico rende testimonianza di com’era (foto 2 - 3).

Entrando dal portone si ritrova l’antica torre, che faceva parte di Palazzo Gorani e che è stata ben ristrutturata (foto 4 e 5).

La Torre Gorani, assieme a quelle dei Morigi (poco più avanti) sono tra le poche torri superstiti dell’epoca Comunale di Milano. Com’è noto, nel medioevo era prassi che ogni ricca e potente famiglia si costruisse dei palazzi dotati di alte torri, che rappresentavano sia una manifestazione dello status familiare, sia un luogo di rifugio e protezione.

Nella piazza, attraverso grandi oblò, si possono anche ammirare frammenti di mosaici di epoca romana, che facevano parte del bellissimo pavimento del Palazzo Imperiale (foto 6).

Nelle vicinanze ecco una lista di luoghi che vale la pena di visitare. Cliccate sui nomi per vedere i Post che ho dedicato loro: Palazzo Mezzanotte, Vicolo Santa Maria alla Porta, Torre Gorani.

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Ricette: pasta con mousse di asparagi.

Ingredienti: 140 gr. di pasta integrale (pasta corta o lunga), 1 confezione di asparagi surgelati, 1 cipolla, 4 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato, olio extra vergine di oliva, sale q.b. (Categoria: verdura, pasta, spaghetti, penne).

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Naturamica: il miglio.

 

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Kilometro zero: Fonderia Napoleonica Eugenia.

Ci sono angoli di Milano che trasudano di storia come quelli ancora esistenti nel Quartiere Isola.

Uno di questi è la storica Fonderia Napoleonica Eugenia che ancora oggi conserva il fascino del suo antico passato. Siamo nelle immediate vicinanze del santuario di Santa Maria alla Fontana, a cui ho dedicato già diversi Post. La fonderia si trova in via Thaon di Revel al civico 21 e dal 1975 è stata trasformata in un interessante museo, un piccolo tesoro che tiene viva la memoria di un antico mestiere e una sede di eventi e mostre di vario genere.

Noi l’abbiamo visitata in occasione di una di queste mostre presenti al suo interno, dove oltre a ripercorrere la storia della fonderia, abbiamo potuto ammirare gli antichi forni in muratura e le attrezzature originali utilizzate per l’attività fusoria e di lavorazione delle campane, le pese, i banchi di lavoro e molto altro ancora.

La fonderia fu fondata nel 1806 quando l'esercito napoleonico requisì gli edifici di Santa Maria alla Fontana. L’attività di fonderia fu affidata ai fratelli Manfredini, orafi ed esperti fonditori, richiamati per l’occasione da Parigi.

I Manfredini realizzarono infiniti oggetti tra cui, nel 1835, la fusione della Sestiga della Pace,  gruppo scultoreo colossale in bronzo posto sopra l’Arco della Pace di Milano.

Dalla seconda metà del XIX secolo la fonderia ha visto anche un forte sviluppo per la realizzazione di campane, commissionate da numerose comunità italiane sparse in  tutto il mondo.

Bellissimo da vedere è anche il contesto esterno dove la Fonderia è collocata.

Nelle vicinanze ecco una lista di luoghi che vale la pena di visitare. Cliccate sui nomi per vedere i Post che ho dedicato loro:la fonte miracolosa dell'isola,  quartiere Abbadesse.

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Ricette: riso nero con gamberi e zucchine.

Ingredienti: 100 gr. di riso nero integrale o riso venere, 1 zucchina,  100 gr. di gamberetti, 3 spicchi d’aglio, succo di 1 limone, olio extra vergine di oliva, prezzemolo a piacere, sale. (Categoria: pesce - riso)

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Ricette: platessa gratinata al forno.

Ingredienti: 250 gr. di filetti di platessa surgelati, 5 pomodorini pachino, una scodellino di pane di farro o integrale grattugiato, prezzemolo q.b., 3 spicchi d’aglio, olio extra vergine di oliva, sale q.b. (Categoria: pesce)

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Letture salutistiche: nutraceutici e fitoterapici in oncologia.

Autore: 

Roberto Benelli  Presidente della Lega Italiana per la lotta contro i Tumori Sez. di Prato p. Direttore UO Urologia - Prato.

LILT sezione di Prato - pubblicazione gratuita.

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https://legatumoriprato.it/wp-content/uploads/2019/05/NUTRACEUTICI-E-FITOTERAPICI-IN-ONCOLOGIA.pdf

Kilometro Zero: murales della Maggiolina.

E'  ripartito dal quartiere “Maggiolina”, il progetto “Un nome in ogni quartiere”, organizzato da Milano Arte Pubblica e YesMilano, grazie al sostegno della Fondazione di Comunità Milano e della Fondazione Claudio De Albertis.

E’ una bellissima iniziativa che attraverso questi murales intende rappresentare il quartiere di appartenenza con i suoi valori e le sue specifiche caratteristiche.

Nella foto, ecco il nuovo murale in tutta la sua bellezza, visibile sul muro della scuola dell'Infanzia di via Ragusa, all'incrocio con via Arbe. E' l'opera realizzata dall'artista Ufocinque (Matteo Capobianco), in collaborazione con due classi della scuola. I bambini e le bambine hanno disegnato insieme all'artista, raccontando come vedono il quartiere e cosa vorrebbero di nuovo; l'artista ha poi estratto i disegni e li ha riportati nella reale mappa della “Maggiolina”.

Il risultato è la Maggiolina vista attraverso gli occhi di questi bambini e bambine, un misto tra luoghi ed edifici immaginari e altri riprodotti realisticamente, come le famose  case igloo presenti in quartiere, il villaggio dei giornalisti, la Villa Mirabello e altre architetture storiche.

Nelle vicinanze ecco una lista di luoghi che vale la pena di visitare. Cliccate sui nomi per vedere i Post che ho dedicato loro: villa Mirabello, le case igloo. 

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Ricette: merluzzo al sugo di piselli.

Ingredienti: 2 filetti di merluzzo, 3 spicchi d'aglio, olio extra vergine d'oliva, piselli surgelati q.b., pane tritato q.b., pomodorini, farina di quinoa, sale. (Categoria: pesce).

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Kilometro zero: “Cent’anni a Milano Un secolo di storia e società attraverso la presenza del Rotary”.

Ancora per pochi giorni, a Palazzo Morando  è visitabile la mostra “Cent’anni a Milano
Un secolo di storia e società attraverso la presenza del Rotary”.

La mostra è aperta fino al 7 gennaio ed è ad ingresso gratuito. Noi l’abbiamo visitata oggi  in tutta tranquillità, visto il periodo ancora di festività. 

Fiore all’occhiello della mostra, sotto il profilo artistico, è la coppia di sculture di Francesco Messina, provenienti dallo Studio Museo a lui intitolato.

All’interno si può ammirare il restauro, reso possibile grazie al Rotary, del Trono di Napoleone. Era il 26 maggio 1805, nel Duomo di Milano, Napoleone Bonaparte si mette su capo la Corona Ferrea, proclamandosi Re d’Italia. Milano conserva molti ricordi di quell’avvenimento storico: il mantello indossato da Napoleone (unico al mondo), lo scettro, il centrotavola in marmo, bronzo e pietre preziose intorno al quale si svolse il banchetto solenne nella Sala delle Cariatidi e il trono esposto oggi a Palazzo Morando, che dopo la mostra verrà consegnato a Palazzo Reale. 

Molti i dipinti esposti che illustrano i cambiamenti di Milano da un punto di vista stilistico, sociale, urbanistico e paesaggistico come per esempio il dipinto di Salvatore Corvaya del 1920 in cui si vede Corso Vittorio Emanuele. Oppure il quadro di Angelo D’Andrea del 1915 dove viene dipinto il Ponte di Porta Romana e molto altro ancora.