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Eccomi qua! Cari visitatori, volete sapere come è nata l'idea di questo Blog? Per amore, solo per amore...qui sotto trovate le pagine che vi raccontano tutto il percorso. Prima di iniziare la lettura dei post, vi suggerisco di leggerle, perché vi aiuteranno a capirne il senso e come l'ho strutturato.

venerdì 24 marzo 2023

Kilometro zero: dai Medici ai Rothschild. Mecenati, collezionisti, filantropi.

E' sempre bello andare alle Gallerie d'Italia per vedere le mostre in cartellone.
Questa volta l'ccasione è stata la mostra "Dai Medici ai Rothschild. Mecenati, collezionisti, filantropi" visitabile ancora per pochi giorni.
Le oltre 120 opere esposte provengono dai più prestigiosi musei internazionali come la National Gallery di Londra, il Musée du Louvre di Parigi, la Albertina di Vienna e The Morgan Library & Museum di New York.
Bellissini i quadri di Hayez come la fuga di Bianca Cappello da Venezia del 1854 (prima foto in alto a sinistra nel Post). Il dipinto ritrae Bianca Cappello, (la figlia del nobile veneziano Bartolomeo Cappello e poi seconda moglie di Francesco I° de ' Medici), che ebbe una storia d'amore con Pietro Buonaventuri, un membro della famiglia Salviati. Dopo una delle sue uscite notturne, i genitori della donna la lasciarono fuori di casa. Hayez ritrae il momento in cui Bianca, dapprima disperata, decide di fuggire con il suo amante. Il gondoliere sullo sfondo è già pronto per la partenza.
Oppure Betsabea al bagno dove la scena è ambientata all'interno di una foresta presso uno specchio d'acqua il cui tema è ripreso dall'Antico Testamento (seconda foto in alto a destra).
Nellla foto in basso il dipinto a olio su tela di Amos Cassioli raffigura Lorenzo dei Medici che mostra a Galeazzo Sforza le suppellettili artistiche da lui raccolte. Un’opera realizzata nel 1868 appartenente alla Collezione Chigi della Banca Monte dei Paschi di Siena.

Nelle vicinanze ecco una lista di luoghi che vale la pena di visitare. Cliccate sui nomi per vedere i Post che ho dedicato loro: primo orologio di Milano, Piazza Mercanti, passage dei flâneur, Duomo e la statua della libertà, Bramante a San SatiroCristina Trivulzio di Belgiojoso, A casa di Don Lisander, Casa degli Omenoni, Fontana dei Tritoni, Palazzo Brentani, Fontana Pertini, portale gotico XV secolo.


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domenica 19 marzo 2023

Kilometro zero: Piazza Piemonte e le tre grazie di Salvatore Fiume

Milano è una città dove l’arte si può ammirare non solo nei musei, ma anche tra le sue vie e le sue piazze. Monumenti che catturano l’attenzione come le Tre Grazie di Salvatore Fiume, in piazza Piemonte. Il gruppo scultoreo composto da tre figure femminili, ognuna appartenente ad uno “stile” differente della storia dell’arte. 
L’artista, siciliano di nascita ma milanese d’adozione fu scultore, architetto, scrittore e scenografo;  Milano gli ha reso omaggio installando una delle sue ultime opere. 
Le Tre Grazie un tema amato fin dall’antichità dagli artisti, siano essi scultori come Antonio Canova con le sue splendide Le Tre Grazie che rasentano la perfezione, o quelle opulente rappresentate dal pittore Rubens o ancora quelle rappresentate da Pablo Picasso nel 1925 durante il cosiddetto periodo classico, ma sicuramente quelle più famose sono immortalate nella “Primavera” di Botticelli.
E così non potevano mancare quelle di Salvatore Fiume, che nella sua carriera spaziò tra diverse arti e i cui capolavori sono oggi conservati presso importanti musei mondiali, dall’Ermitage al Moma ai Musei Vaticani e alla GAM di Milano.

Nelle vicinanze ecco una lista di luoghi che vale la pena di visitare. Cliccate sui nomi per vedere i Post che ho dedicato loro: CityLife, Le sorelle Ghisini, Palazzina Appiani, Fontana dellle 4 stagioni, Castello Pozzi, Casa delle fate.

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lunedì 13 marzo 2023

Kilometro Zero: el tredèsin de Marz, una storia tutta milanese.

 Dove si trova la pietra più antica di Milano? 
Bisogna recarsi in Corso di Porta Vigentina 14 dove, all’interno della semi sconosciuta  Chiesa di Santa Maria del Paradiso, si trova incastonata nel pavimento al centro dell’unica navata una pietra circolare  molto particolare, con tredici raggi e un buco al centro.
L’antica pietra, chiamata “Trèdesin de Marz”, prende il nome dalla omonima antica festa dei fiori di origine celtica.
Secondo un'antica leggenda un 13 marzo San Barnaba, diretto a Milano per predicare il vangelo di Cristo, si fermò in una radura in mezzo ad un bosco poco fuori città. In quel luogo, i cittadini si riunivano per la celebrazione Celtica attorno ad una pietra forata con tredici raggi incisi. Probabilmente la pietra rappresentava il cuore dell'anima Celtica milanese, con riferimento alle tredici lunazioni, o alle tredici costellazioni.
Si narra che San Barnaba, per interrompere quella celebrazione pagana, conficcò una croce di legno nel buco centrale della pietra, al posto del paletto del Druido. Con questo gesto trasformò la pietra da simbolo pagano a potente emblema della religione Cristiana.
Dal punto di vista laico, indicherebbe invece la “Festa dei fiori”,  perché, essendo il 13 marzo a ridosso dell’equinozio di primavera, con essa si festeggiava la stagione del risveglio della natura. Un’antica usanza vuole che al “tredesìn de marz” si tagliavano i capelli ai bambini, perché poi ricrescessero folti e robusti.


sabato 4 marzo 2023

Ricette: petto di pollo al limone con crema 
di cipollotti di Tropea.

Ingredienti: 
200 gr. di petto di pollo, 1 limone grande o 2 limoni piccoli, 3  cipollotti di Tropea incluso il gambo, olio extravergine di oliva, sale.

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