Subito dopo la prima fase di shock, nel momento in cui ti comunicano la diagnosi (nel nostro caso Linfoma non-Hodgkin) è assolutamente necessario non abbandonarsi allo sconforto e dare il via ad una fase di razionalizzazione e organizzazione, approcciando il problema con metodo e disciplina.
Non solo condividere gli stati d'animo, adattandosi continuamente alle tante esigenze che impone la patologia stessa, ma anche confrontarsi sulla gestione dei sintomi, aiutare a gestire gli effetti collaterali delle cure oncologiche, studiare la singola patologia.
Il tutto per raggiungere un nuovo equilibrio che tiene conto delle esigenze e dei cambiamenti che la malattia ha provocato.
Nei vari post su questo argomento svilupperò quello che ho chiamato "Il metodo è un buon inizio", raccontandovi il percorso di studi, di ricerca, di organizzazione che abbiamo seguito noi.
Senza voler assumere un ruolo che non mi compete e senza voler fornire consigli medici di alcun tipo, desidero soltanto dare una testimonianza, magari utile a chi si dovesse trovare in una situazione simile, sperando che possa trarre da questo blog qualche suggerimento positivo.
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