Ricette: scaloppine di branzino alla farina di lupini.

Ingredienti: 2 filetti di branzino, farina di lupini, 1 cucchiaino di zenzero in polvere, 2 spicchi di aglio, trito di spezie (alga spirulina, rosmarino, origano, basilico e peperoncino), 1 limone, vino bianco, prezzemolo tritato,  sale e olio extra vergine di oliva.

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Kilometro zero: a Villa Melzi di Bellagio attraverso il passo del Ghisallo.

Continuando sul tema: "gita fuori porta", oggi abbiamo scelto il Lago di Como e in particolare destinazione Bellagio. 

Tra le diverse strade che da Milano portano a Bellagio noi abbiamo optato per quella che passa attraverso il passo del Ghisallo a Magreglio, famoso in tutto il mondo tra gli appassionati di ciclismo.

A Magreglio si trova il Santuario della Madonna del Ghisallo,  piccola chiesa di probabile origine medievale, la cui struttura attuale risale al 1623. 

Al suo interno si trova il dipinto della Beata Vergine Maria, detta la Madonna del Ghisallo.

Nel 1949 la Madonna del Ghisallo venne proclamata Patrona dei Ciclisti da Papa Pio XII.
La chiesa è molto particolare proprio perchè al suo interno sono state portate biciclette, maglie e  cimeli degli eroi che hanno reso celebre lo sport del ciclismo.

Noi, come tutti i visitatori, siamo rimasti colpiti nel vederla, poi abbiamo anche visitato il museo del ciclismo a pochi metri di distanza, armoniosamente inserito nel territorio.

Vale la pena di vederli entrambi, come pure di godere dello stupendo panorama sul lago che si ammira dal piazzale del Belvere.
Superato il passo del Ghisallo, siamo scesi fino a Bellagio, stupenda località di villeggiatura proprio sulla punta dei due rami del Lago di Como, per visitare il bellissmo giardino di Villa Melzi, che vi lascio scoprire nel Post dedicato.

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Ricette: trota agli aromi con riso selvatico alle verdurine estive.

Ingredienti per il timballo di riso:
 80 gr. di riso selvatico, mezza cipolla rossa, mezzo peperone, una zucchina, una noce di zenzero fresco, trito misto di aromi surgelati (basilico, origano, timo, rosmarino), olio extravergine di oliva, sale. 

Ingredienti per la trota: 
2 filetti di trota, 1 limone, trito misto di aromi secchi (alga spirulina, rosmarino, origano, basilico, peperoncino), farina di quinoa q.b., olio extra vergine di oliva, sale.

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Kilometro zero: Soncino: quattro passi nel medioevo, tra Rocca, borgo e mulini.

A circa 60 Km da Milano si trova Soncino, un piccolo borgo reso famoso dalla sua Rocca Sforzesca tra le meglio conservate del Nord Italia, ma non solo...proprio qui sono sono state girate alcune scene del celebre film del 1985 Lady Hawke ambientato nel XIII secolo. Nella pellicola la Rocca rappresentava l’ingresso dell’abitazione del vescovo di Aguillon. Per l’occasione, venne ripristinata la rampa di accesso alla Rocca e il fossato fu temporaneamente allagato.

Vista la vicinanza con Milano e l’itinerario fuori dalle consuete rotte ferragostiane, noi abbiamo scelto di visitarla proprio il giorno di Ferragosto per una piacevole gita fuori porta. Si è dimostrata un’ottima scelta, con i pochi turisti presenti abbiamo potuto apprezzare non solo la Rocca ma anche il piccolo Borgo medievale, con i suoi vecchi mulini testimoni della ricchezza idrica e dello sviluppo manifatturiero. 
Curioso il palazzo del Comune in Piazza Garibaldi, alla cui sommità si trovano due piccole figure di due Mori che, come quelli di Venezia, battono le ore su una grossa campana. Furono aggiunti nel 1506 proprio sotto il breve dominio Veneziano e sono chiamati dal popolo “i Matei” (che significa “ragazzi” in antico dialetto Veneziano).
Soncino fa parte del circuito  “I Borghi più Belli d’Italia”.

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Ricette: quinoa con trota in carpione.

Ingredienti: 2 filetti di trota, 100 gr. di quinoa, 2 cipolle rosse, un bicchiere di vino bianco, aceto di mele, un cucchiaio di pinoli, un cucchiaino di capperi, 5 foglie di salvia, olio extra vergine di oliva. 



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Kilometro zero: le tracce di Leonardo lungo le rive dell’Adda.

Seguendo il fil rouge di Agosto in città, alla scoperta delle bellezze intorno a Milano, oggi abbiamo deciso di fare una gita fuori porta per visitare alcuni luoghi Leonardeschi lungo l’Adda.
L’ispirazione l’abbiamo avuto dalla lettura di documenti sull’Ecomuseo “Adda di Leonardo”. Un museo a cielo aperto, immerso in uno scenario naturale mozzafiato, caratterizzato dal susseguirsi di alcuni edifici di archeologia industriale più belli d’Italia, come la centrale idroelettrica Carlo Esterle a Cornate d'Adda, o la Centrale idroelettrica Taccani a Trezzo sull’Adda ambedue ancora funzionanti.


Bello pensare che Leonardo da Vinci fu frequentatore di questi luoghi e che lasciò numerose citazioni di questo territorio nei suoi scritti. Ma non solo, fu talmente affascinato che prese ispirazioni per immortalare alcuni elementi di questi paesaggi in uno dei suoi dipinti più celebri, La Vergine delle Rocce.

La nostra gita è iniziata a Imbersago con la splendita visione del porticciolo, dove si trova il traghetto di Leonardo che collega la sponda lecchese con quella bergamasca.
Il suo funzionamento è geniale. Il manovratore agisce su un cavo teso che congiunge le due rive per imprimere all’imbarcazione la spinta iniziale. La forza della corrente contro lo scafo genera un moto laterale tale per cui si effettua la traversata.
Bellissima la passeggiata lungo la sponda del fiume, ricca di papere, cigni e ogni tipo di fauna.
 Incredibile pensare che un tempo queste acque erano ricche anche di gamberi. Gli squisiti gamberi di fiume erano comunissimi in Lombardia al principio del secolo e, come raccontano i nostri nonni, era famoso un ometto che girava per Milano col suo paniere, lanciando il fatidico grido “gamber del Lamber”. Una peste, più draconiana di quella dei Promessi Sposi li distrusse quasi tutti tra il 1920 e il 1930.
Il resto dell'itinerario ve lo lascio scoprire nel Post che gli ho dedicato.

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Ricette: Cannellini salmonati con gamberi, avocado e mandorle.

Ingredienti: 100 gr. filetto di salmone fresco, 100 gr. di gamberetti, 1 avocado,  un barattolo di fagioli cannellini (in vetro) da 330 gr. (220 sgocciolati), 2 spicchi d’aglio, prezzemolo, mandorle pelate, olio extra vergine di oliva, un bicchiere di vino bianco, sale.


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Kilometro zero: il "Buen Retiro" dei nobili milanesi ai tempi degli Sforza.

In quanti hanno scelto di rimanere ad Agosto in città in questa strana estate “post Covid”?

Penso in molti e per tanti motivi: in particolare chi, come la mia dolce metà, ha dovuto fare le terapie “oncologiche” (forzatamente rimandate nei mesi scorsi causa Covid) e si trova, come sempre, a combattere  contro l’immunodepressione. 

Ma vogliamo essere ottimisti e guardare sempre al lato positivo delle cose: questo mese di Agosto è un’ottima occasione per scoprire le bellezze dei borghi intorno a Milano, evitando la ressa delle località turistiche prese d’assalto.


Oggi abbiamo scelto per una gita fuori porta, Robecco sul Naviglio, piccolo borgo adagiato lungo le sponde del Naviglio Grande.  Dal ‘400 al ‘700 era la meta vacanziera preferita dai nobili milanesi. Molti avevano fatto costruire le loro ville di campagna proprio qui: una comune caratteristica di quelle abitazioni era la presenza di un ingresso affacciato direttamente sul Naviglio, perchè i proprietari amavano  raggiungere questa località in barca, attraccando comodamente ai piedi della villa.

Tra i tanti borghi lungo il Naviglio, secondo noi Robecco è non solo il più caratteristico ma anche il più romantico per la presenza di Palazzo Archinto, somigliante ad un castello proprio lungo il Naviglio e al Ponte degli Scalini.
Il paesaggio è reso ancora più particolare dalla bellissima Villa Gaia Gandini, edificata nella seconda metà del ‘400, affiancata da Villa Gromo di Ternengo, un’antica dimora del ‘600 con il suo bellissimo edificio delle Sirenette, adibito ad imbarcadero.

E’ l’insieme di tutto questo a rendere unico questo piccolo borgo.

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Kilometro zero: le “sorelle Ghisini” al Parco Sempione.

In una giornata di caldo sole estivo, abbiamo deciso di refrigerarci attraversando il Parco Sempione in bicicletta.
Ci siamo soffermati a rimirare alcuni luoghi noti, come il Ponte delle Sirenette considerato uno dei luoghi romantici di Milano, le vecchie fontane soprannominate dell’acqua marcia, leggermente solfidrica, un tempo purissima, ritenuta terapeutica. Oggi purtroppo non più potabile. Per poi fermarci con il naso all’insù per guardare la famosa Torre Branca, costruzione metallica che si innalza sino a 109 metri realizzata nel 1933 su progetto dell'architetto Giò Ponti. 
Ma anche per scoprire luoghi meno noti come la panchina rossa di fronte alla biblioteca di via Miguel de Cervantes, accompagnata da una targa con la scritta: "#panchinerosse Milano dice basta alla violenza sulle donne“.

Molte altre cose belle racchiuse nel parco meriterebbero di essere citate, una di queste è Palazzina Appiani, a cui ho dedicato un Post ad hoc pubblicato ad aprile 2019, visitata con una guida bravissima del FAI.

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