A Parigi nel 1925 si aprì l'Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes. Quest’anno ricorre il centenario di quel noto evento espositivo del Novecento. Milano lo celebra con la mostra “Art Dèco. Il trionfo della modernità”, a Palazzo Reale visitabile ancora per tutto il mese di giugno.
Ben realizzato il percorso espositivo, che presenta al pubblico circa 250 opere, dai vetri alle porcellane, dalle opere d’arte stricto sensu come dipinti, sculture, tessuti fino ad abiti haute couture, ma anche vetrate e mosaici che rimandano agli ambienti lussuosi di hotel, stazioni e mezzi di trasporto di lusso, come aerei e transatlantici.
Stupenda la sala contenente le invenzioni per la Richard-Ginori di Giò Ponti, dove al centro troneggia “La casa degli efebi” del 1924, orcio in maiolica.(Foto 2 e 3). Come pure la sala dedicata alla donna degli anni venti con proiezioni di filmati dell’epoca (4).
Scenografica la vetrata divisa in due pannelli in vetro, in parte policromo, in una struttura in ferro. Pierre Petit “I cerbiatti” 1928 (foto 1). Di grande impatto il dipinto di Galileo Chini “Allegoria della Primavera” 1919 Tempera, matita, inchiostro e dorature su carta incollata su quattro pannelli lignei (foto 5). Sala dedicata all’amore per l’antichità ricca di pezzi pregevoli. (foto 6). Emblema della mostra è il “Ritratto di Wally Toscanini” di Alberto Martini. (foto 7). Mario Cavaglieri “La piccola Russa” 1913 olio su tela (foto 8).
Interessante rivedere in foto il primo semaforo italiano posizionato proprio a Milano in piazza Duomo. (foto 9).
Interessanti gli spezzoni cinematografici che restituiscono il clima e le atmosfere degli anni Venti del Novecento in Europa. Una mostra assolutamente da visitare.
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