E allora, cosa c’è di meglio che riscoprire la vita all’aria aperta nei tanti parchi della città?
L’ultimo cuore verde dello skyline milanese è in Porta Nuova ed è quello dove noi transitiamo quasi tutti i giorni; chiamato “la biblioteca degli alberi”, è stato realizzato dalla designer olandese Petra Blaisse e con i suoi nove ettari è il terzo parco più grande di Milano.
Qui ci si gode il sole sulle panchine fatte a chaise longue a due postazioni, ma si può fare anche ginnastica nella palestra a cielo aperto con tanto di attrezzatura ginnica, ammirare i due anatroccoli che finalmente abitano il laghetto leggermente sopraelevato in cui è stato ricreato un ambiente ecologico autosufficiente, con acqua corrente, alghe e piante acquatiche.
E’ bello passeggiare tra le sue aree tematiche leggendo tra i vialetti il nome delle piante che lo abitano. Sostare con il naso all’insù davanti ai due due palazzi residenziali denominati “Bosco Verticale” ideati dallo Studio Boeri, per osservare le oltre duemila essenze arboree che li abitano e che li hanno resi i grattacieli più belli e innovativi al mondo.
Poi, proprio di fianco alla Casa della Memoria, una costruzione di legno, con armadietti e posti a sedere con tanto di tavolini, rende un servizio utile alla città: è la piccola biblioteca libera, uno spazio pubblico dedicato alla lettura, allo studio e al relax.
Qui i cittadini possono donare i libri che vengono messi a disposizione di tutti per essere letti sul posto, oppure essere presi in prestito a patto di riportarli.
Anche noi, come altri, stiamo donando molti libri, in particolare quelli che già possediamo in formato digitale. Con un doppio vantaggio: liberiamo dello spazio nella nostra libreria e contribuiamo alla diffusione della cultura.
Qui sotto, nel post che ho realizzato, tra le diverse foto potete vedere la piccola biblioteca.
Anche questo è un modo per vivere bene in una Milano insolita.
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