Percorrendo la lunga via Torino, nei pressi del Carrobbio, imboccando a destra la via San Sisto si nota un edificio la cui facciata è avvolta dai rami di un albero, avvinghiati intorno ad essa.
E’ la chiesa sconsacrata di San Sisto e il rampicante, che scaturisce dal pavimento della piazza e si arrampica come un serpente sulla facciata barocca, è l’opera “Radicamenti” dell’artista Leonardo Nava.
L’istallazione è lunga circa 45 metri lineari ed è formata da rami di nocciolo intrecciati che si arrampicano; sicuramente è un forte richiamo a fermarsi e a scoprire che questa chiesa sconsacrata ospita dal 1974 il civico Museo Studio di Francesco Messina, famoso pittore e scultore siciliano di nascita ma milanese d’adozione.
Anche noi attirati dal vortice di rami ne abbiamo subito il fascino e siamo entrati a visitare l’edificio e il museo, a cui si accede gratuitamente dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 18.
Qui, oltre all’esposizione delle opere di Francesco Messina, periodicamente vengono promosse dal Comune di Milano delle mostre di vario genere.
In questo periodo e fino al 14 febbraio sono in mostra i monumenti in movimento, che da secoli fanno parte della storia italiana, come i Gigli di Nola, la Varia di Palmi, la Macchina di Santa Rosa di Viterbo e i Candelieri di Sassari, che fanno parte della “Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane” Patrimonio dell’Umanità Unesco.
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